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L'album per te

by Domenico Protino

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1.
Aspetterò 02:57
Durarullì darunnanna. Come la formica sulla punta delle dita, come la pallina ferma in cima alla salita, come la valigia che non apri da una vita: Aspetterò, aspetterò quello che so; io ti aspetterò. Durarullì darunnanna. Solo un altro giorno per vederti ancora nuda, mentre fumo e cenere la sigaretta suda; in un'altra vita so che ti chiamavi Giuda. Aspetterò, quello che so si può comunque fare; semmai dirò: mi sono divertito ancora un po', ancora un po'. ... da, Giuda, ...da, Giuda. Semmai dirò: mi sono divertito ancora un po', ancora un po', ancora un po'. Aspetterò, quello che so si può comunque fare; semmai dirò: mi sono divertito ancora un po', ancora un po', ancora un po'. Durarullì darunnanna.
2.
Le nove e trenta a Sant'Elia, un altro giorno andato via, sei magro più di quello spillo; il Paradiso è una bugia, se l'è inventato zia Maria per farti vivere tranquillo. Rimane solo un cero per un lavoro vero, diventi padre a quindici anni e non hai garanzie. Io no, io non l'ho visto, no, però qualcosa la farò: non so, mi riaddormenterò finché c'è da mangiare. Le nove e trenta a Sant'Elia, lo stesso giorno andato via, sei matto più di quel birillo; il Paradiso è una bugia, ma l'hai promesso anche a Maria ... è tua perché doveva farlo. Rimane solo un velo sul tuo lavoro vero: produrre vedove a trent'anni dà più garanzie. Io no, io non l'ho visto, no, però qualcosa la farò: non so, mi riaddormenterò finché c'è da mangiare. Io no, io non l'ho visto, no, però qualcosa la farò: non so ... Io no, io non l'ho visto, no, però qualcosa la farò: non so, di fame non ne ho, si dorme bene uguale ... Io no, io non l'ho visto, no, però qualcosa la farò: non so. Io no, io no, io no. Io no, io no, io no, no. Io no, io no ... io no, io no, io non l'ho visto, no, però qualcosa la farò: non so, mi riaddormenterò, si dorme uguale. Io no.
3.
Un sabato capii di non sapere quasi niente riguardo ai temporali. Domenica riuscii con pochi soldi a stare male; decisi di continuare. Faceva freddo, faceva freddo-do, da qualche parte, forse da me. Può Dio sentire? Che ho dato un calcio a questo mio destino crudo, vile, stanco, ruvido, mortale o no. Lo trovi scritto lungo il mio cammino: "il più grande sbaglio non è mai l'unico". E c'era vento, e c'era vento-to, da qualche parte, forse da te. Può Dio sentire? Che ho dato un calcio a questo mio destino crudo, vile, stanco, ruvido, mortale o no. Lo trovi scritto lungo il mio cammino: "il più grande sbaglio non è mai l'unico". Che ho dato un calcio a questo mio destino crudo, vile, stanco, ruvido, mortale o no. Lo trovi scritto lungo il mio cammino: "il più grande sbaglio non è mai l'unico". Non chiedermi più cosa voglio vedere, chi mi ama lo deve per forza sapere. Non trema il mio passo deciso nel fango; mi costa fatica, me ne farò un vanto. Chi ha scelto per me non l'ha fatto col cuore, sarà perché pensa che sono un signore. Mi vedo, mi credo, mi tocco, mi inganno; io quello che voglio non posso non farlo. Il più grande sbaglio è non aver vissuto mai. Uuh ... È non aver vissuto mai. È non aver vissuto mai. È non aver vissuto mai.
4.
Ho pensato, ho pensato di cadere nel vuoto e, cadendo nel vuoto, di volare. Con un tuffo nel pieno del tuo candido cielo e di fare l'amore per ore, per ore. Almeno tu guardami dentro. Tu guardami l'anima, solo un momento. Dopo mille ferite, un risveglio felice, sopra un letto di brace, rimane. Rimane. Almeno tu guardami dentro. Tu guardami l'anima. Solo un momento basterà. Basterà. Almeno tu guardami dentro. Tu guardami l'anima. Solo un momento basterà. Solo un momento basterà. Solo un momento.
5.
Di notte aveva urlato un temporale il cielo quando piange sa far male lui cambia e resta sempre uguale come noi Contavo ancora i passi da spostare le righe le trovai senza cercare bagnate si erano ingrandite ma lo sai Se un giorno ti svegliassi nell'abbraccio che non mi hai saputo dare se un giorno all'improvviso avessi voglia avessi il tempo di tornare guardandoti da un cuore che ha perso le parole tenendoti la mano lo farei: ti perdonerei E ridere sognando di scappare dovunque non sia il nulla a comandare volare sopra le persone lasciare che ogni volta sia normale Se un giorno ti svegliassi nell'abbraccio che non mi hai saputo dare se un giorno, all'improvviso avessi voglia avessi il tempo di tornare guardandoti da un cuore che ha perso le parole tenendoti la mano lo farei: ti perdonerei, ti perdonerei Se un giorno ti svegliassi nell'abbraccio che non mi hai saputo dare se un giorno all'improvviso avessi voglia avessi il tempo di tornare guardandoti da un cuore che ha perso le parole tenendoti la mano lo farei: ti perdonerei. Ti perdonerei. Ti perdonerei.
6.
Un sabato d'agosto senza nuvole mi sta tenendo, fino a sera, fermo al tavolo di un bar; si incrociano i sorrisi di un'estate che va, qualcuno fa politica con sensualità, c'è un timido che parla col telefono, e un gatto a tre colori se ne va. Chissà cosa pensa veramente tutta intorno questa gente, sorridente come me, che inventa mille scuse per fermarsi a chiedermi di te che hai trovato finalmente, con quell'aria da innocente, una vittima o cos'è? Qui tutti si domandano se è l'uomo per te. Parigi, Roma, Tokyo, Mosca, Mexico Ciudad; passare da impegnato a single, Haiti, Lima, Cuba fino al Madagascar; chiunque mi conosca me lo chiede di là. Le voci si rincorrono frenetiche, famoso più di lui chi mai sarà? Chissà cosa pensa veramente tutta intorno questa gente, sorridente come me, che inventa mille scuse per fermarsi a chiedermi di te che hai trovato finalmente, con quell'aria da innocente, una vittima o cos'è? Qui tutti si domandano se è l'uomo per te. Chi è, cos'è, chi è, perché, macché, "vabbé", chi è, com'è? Chissà cosa pensa veramente tutta intorno questa gente, sorridente come me, che inventa mille scuse per fermarsi a chiedermi di te che hai trovato finalmente, con quell'aria da innocente, una vittima o cos'è? Qui tutti si domandano se è l'uomo per te. Chi è, cos'è, com'è, perché, macché, "vabbé", chi è, com'è? Chi è?
7.
Luna 04:15
Luna, ti ho rubata dentro casa mia: non lo sai, ma nella sedia c'ero io che ti guardavo. Non mi so difendere dalla magia che nascondi tra le dita di un ramo secco. Eh, per chi brilli ancora sul mondo? Sorridi anche a me, se ti va! Rimani! Potessi soltanto lasciare in un pianto le cose che ho perso, che bruciano dentro, morire dall'alba al tramonto, rinascerti accanto! Potessi vibrare nel cielo stellare di un altro sistema del tutto lunare, ché qui non mi basta nemmeno capire che basta! Luna, non dovevi dirmi una bugia: mi hai voluto fare credere che è solo colpa mia. Potessi soltanto lasciare in un pianto le cose che ho perso, che bruciano dentro, morire dall'alba al tramonto, rinascerti accanto! Potessi vibrare nel cielo stellare d di un altro sistema del tutto lunare, ché qui non mi basta nemmeno capire che basta! Quel cinico raggio affilato di sole, che spense un inganno gelando anche il cuore mio, stupidamente mio! Luna! Luna! Potessi vibrare nel cielo stellare di un altro sistema del tutto lunare, ché qui non mi basta nemmeno capire che basta! Luna!
8.
Tutto in fretta, così vissuto, io non lo so. Normalmente non parlo molto, ma ti dirò che rimane la voce socchiusa da un attimo perso nel solo respiro rimasto. Non hanno solo un nome le stelle da rubare a questa notte ancora in piedi sopra il tuo dolore; ci metterai sudore, ti accorgerai del sole e mi dirai: non è mai tardi perché piova un fiore. Ecco che si ritorna, non chiederò caramelle come le stelle che conterò; poi rimane la voce socchiusa da un attimo perso nel solo respiro rimasto. Non hanno solo un nome le stelle da rubare a questa notte ancora in piedi sopra il tuo dolore; ci metterai sudore, ti accorgerai del sole e mi dirai: non è mai tardi perché piova un fiore ... a questa notte ancora in piedi sopra il tuo dolore; ci metterai sudore, ti accorgerai del sole e mi dirai: non è mai tardi perché piova un fiore.
9.
Remix by Domenico Protino
10.
Chi sei 03:32
Te l'hanno detto che mio padre puoi chiamarlo anche Svetlana e che mia madre è un po' scontrosa quando indossa la sottana. Te l'hanno detto di mio fratello, vive in Spagna con Marcello, e che hanno visto mia sorella tra le braccia di Mariella. Vladi ha sbagliato ingresso: era l'altro quello per il suo sesso. Dicono pure questo, ma non vivono in un corpo diverso. Me l'hanno detto di tuo padre, è virile, tutto un pezzo, ed è sempre stato onesto, da Lucia non vuole resto. Me l'hanno detto di tua madre, col suo incedere elegante, porta il cesto delle offerte, ma non ci ha mai messo niente. Vladi ha sbagliato ingresso: era l'altro quello per il suo sesso. Dicono pure questo, ma non vivono in un corpo diverso. Tu che sei? Sei più "lui", sei più "lei", ma di te a me importa soltanto chi sei! Chi sei! Vladi ha sbagliato ingresso: era l'altro quello per il suo sesso. Dicono pure questo, ma non vivono in un corpo diverso. Tu che sei? Sei più "lui", sei più "lei", ma di te a me importa soltanto chi sei! Chi sei! ... Tu che sei? Sei più "lui", sei più "lei", ma di te a me importa soltanto chi sei! Chi sei! ... Chi sei!
11.
Jura 04:01
Caída como una estrella fugaz te vi y me preguntaste ¿cómo estás? iluminando mi partida llegaste tú a cambiar mi vida Jura que me amas grítalo al mundo si me extrañas vence aquel mar y esas montañas puedes hacerlo por mí Júralo en silencio en vez de inútiles palabras sigo escuchando que me llamas aunque no estés junto a mí Hay hojas en el viento y lágrimas de un cielo que es tan triste si te vas Acúname en tus dulces brazos me abrigo con tus tiernos labios Jura que me amas grítalo al mundo si me extrañas vence aquel mar y esas montañas puedes hacerlo por mí Júralo en silencio en vez de inútiles palabras sigo escuchando que me llamas aunque no estés junto a mí Algún día lejano todo esto no habrá sido en vano y tu sonrisa me dirá: "No tengo nada sin ti" Júralo en silencio en vez de inútiles palabras sigo escuchando que me llamas aunque no estés junto a mí Aunque no estés junto a mí Júra que me amas grítalo al mundo, que me amas
12.
Piero dice: Ritentaci! La fortuna non si comanda mai, quel che vuoi da lei potresti averlo! Bastano pochi spiccioli, parsimonia vuole la regola per chi come te è sempre al verde. Piero dice: Ritentaci!. È una questione di numeri, un risultato che non ha regole. Per tutto quello che ne verrà c'è chi festeggerà. Può anche sembrare impossibile, magari sei giusto tu il prescelto che la dea fortuna convocherà a una nuova vita. Numeri, siamo numeri! Ogni cosa che può succederci corrisponde, ormai, a qualche cifra. Previsioni statistiche ci avvicinano a notti magiche, ad un passo dalla Dea bendata. Oh, mi ascoltasse! E se scoprisse gli occhi un po' più spesso! È una questione di numeri, un risultato che non ha regole. Per tutto quello che ne verrà c'è chi festeggerà. Può anche sembrare impossibile, magari sei giusto tu il prescelto che la dea fortuna convocherà a una nuova vita. A una nuova vita. Niente più rinunzie, niente più tirare avanti! O un gradevole conforto, solo un atomo di gioia! Moderatamente!, Piero impone al suo cliente. Per scalare la cuccagna basta poco a chi la sogna. Può anche sembrare impossibile, magari sei giusto tu il prescelto che la dea fortuna convocherà a una nuova vita. A una nuova vita. A una nuova vita. A una nuova vita. Numeri!
13.
Da quando ho smesso di essere Dio, tutti questi pianeti, nel vuoto sospesi, non sono più io. Da quando ho smesso di fare Dio, certe volte mi annoio, magari poi dormo, non ho neanche uno zio. Ora che vivo per conto mio, rimango fuori dal giro, è sempre l'altro il cattivo, e poi, non decido io. Ti lascio usare anche il nome mio, io rappresento il mandante del tiro al bersaglio, del " noi contro io ". È un po' che ho smesso di fare Dio, ne avevo piene le palle di fare credere al mondo che ci stavo anche io. Comincio a usare la fantasia per aumentare i guadagni, ché l'intelletto è di serie sulla versione anche mia; e sperimento ipocrisia, facendo finta di avere la sacrosanta ragione per ogni grassa bugia. Lascio un messaggio in segreteria; poi mi farete sapere se riterrete opportuno aver la mia compagnia. In gola un nodo di nostalgia: sono partiti dal fuoco, adesso riempiono il cielo con i satelliti spia. Si cloneranno per gelosia: errori tutti perfetti, tutti si sentono eletti. Che melodiosa follia! E, nella tragica lotteria, la conseguenza più allegra è che, alla fine, la colpa, diranno, sarà stata mia. Anche se ho smesso di essere Dio. Anche se ho smesso di farlo io, che ti ho ceduto anche il posto mio. Da quando ho smesso di esserlo io, Dio. Perché ho già smesso di parlare, ho già finito di sognare, ho già finito di sembrare Dio, Dio. Un Dio.

about

This is the second album by Domenico Protino. Independent production.

credits

released December 8, 2013

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about

Domenico Protino Lecce, Italy

Domenico Protino is an italian singer/songwriter.

In 2008, he wins the festival “Viña del Mar” for Italy with the song "La Guerra dei trent’anni".

In September 2008, his first album Domenico Protino is released under the “Warner Chappell Italia” record company.

The 8th December 2013: release of his second totally “self produced” new album called “L’ALBUM PER TE” which includes 13 new tracks.
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